Storia di Avenza
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Giovedì 02 Giugno 2011 17:24 |
La Via Francigena che da Canterbury portava a Roma è un itinerario della storia, una via maestra percorsa in passato da migliaia di pellegrini in viaggio per Roma. Fu soprattutto all'inizio del secondo millenio che l'Europa fu percorsa da una moltitudine di anime "alla ricerca della Perduta Patria Celeste". Questa via attesta infatti l'importanza del pellegrinaggio in epoca medioevale: esso doveva compiersi prevalentemente a piedi (per ragioni penitenziali) con un percorso di 20-25 kilometri al giorno e portava in sè un fondamentale aspetto devozionale: il pellegrinaggio ai Luoghi Santi della religione cristiana. E' noto come tre fossero i poli di attrazione per questa umanità in cammino: innanzitutto Roma, luogo del martirio dei Santi Pietro e Paolo; Santiago de Compostela, dove l'apostolo San Giacomo aveva scelto di riposare in pace e naturalmente Gerusalemme in Terra Santa. Il pellegrino inoltre non viaggiava isolato ma in gruppo e portava le insegne del pellegrinaggio (la conchiglia per Santiago de Compostela, la croce per Gerusalemme, la chiave per San Pietro a Roma). Va detto che queste vie di pellegrinaggio erano allo stesso tempo vie di intensi scambi e commerci e che le stesse venivano percorse dagli eserciti nei loro spostamenti. A partire dal 1994 la Via Francigena è stata dichiarata "Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa" assumendo, alla pari del Cammino di Santiago, una dignità sovranazionale. Il progetto si basa, nelle sue linee essenziali, sul diario di viaggio di Sigerico, Arcivescovo di Canterbury, una preziosa testimonianza del tragitto compiuto dal prelato da Roma a Calais (79 giorni di cammino effettivo, oltre 1600 chilometri percorsi) e una nitida testimonianza di un Europa in viaggio, figlia della strada, a cavallo dell'anno mille.
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