Storia di Avenza
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Venerdì 03 Giugno 2011 10:58 |
Arme: scudo gotico antico Blasonatura araldica: d'azzurro al crescente montante d'argento. Vale a dire: il campo dello scudo è azzurro con una mezzaluna (che nella terminologia araldica è sempre chiamata "crescente") con i comi rivolti verso l'alto (in araldica l'aggettivo "montante" descrive questa posizione). Il colore bianco e il "metallo" argento coincidono. (Lo stemma è ereditato dall'antica Luni alla quale Avenza era legata fino al 1204. si trova sulla facciata della chiesa parrocchiale di San Pietro. In antico era simbolo di Diana. I colori sono stati ricostruiti "al naturale" e secondo l'uso follone dagli enti pubblici moderni che si rapportano all'eredità storica di Luni). Decorazioni esterne: Lo scudo è accollato nel capo ad una fortezza al naturale mostrante due torrioni e inalberante sulla torretta centrale la bandiera italiana di Carlo Alberto. (La scelta della figura è data dal sigillo del "Governo provvisorio di Avenza" del 1848, quando Avenza si staccò da Carrara, dandosi in protettorato a Carlo Alberto rè di Sardegna, nelle vicende risorgimentali della prima guerra di indipendenza). Il tutto tra due tralci di ulivo e alloro decussati (incrociati) e legati con nastro tricolore. (I rami sono simbolo della cultura materiale della bassa Lunigiana) Al di sotto, su una lista bifida, la scritta latina AVENTIA con due sigilli rossi recanti le insegne dei santi protettori: le chiavi di San Pietro (titolare della chiesa madre) e il Icone di San Marco (patrono del paese). (il nome AVENTIA, dato al fiume oggi detto Carrione è la denominazione latina più antica,
sostituita nel medioevo con Lavenza. I Santi protettori sono stati ereditati dalla tradizione religiosa Lunense). Drappo del gonfalone: Bianco con una cornice così formata: un doppio nastro giallo-rosso con al centro una sequenza di rami di spino fiorito legati da fiocchi rossi. (La scelta è motivata, per il colore, dalla regola araldica di seguire per i drappo il colore della figura, per il disegno, dalla bandiera usata alla fine del XVII secolo dalle imbarcazioni avenzine, data da Alberico II, appunto, bianca con la cornice formata dai colori e dalla figura araldica malaspiniana ma con, al centro, lo stemma dei Cybo Malaspina) In definitiva il gonfalone scelto dalla Circoscrizione comunale n. 4 - AVENZA- è la sintesi di simboli che rappresentano e raccontano la storia di Avenza attraverso i secoli. Disegni e relazione di Pietro di Pierro per conto della Circoscrizione n°4- AVENZA
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